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Riforma: linee guida della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma

Pubblichiamo in allegato le linee interpretative e operative elaborate a firma del Procuratore generale dr. Salvatore Vitiello, all’esito di approfondimento condiviso dei Procuratori del distretto di Roma.

I punti di più immediato interesse operativo sono relativi a iscrizione delle notizie di reato, retrodatazione del PM, a istanza di parte ed ex officio, regime transitorio della perseguibilità a querela, criteri di priorità, proroga dei termini per la conclusione delle indagini, tempi e chiusura dei procedimenti, archiviazione e non punibilità ex art. 131-bis c.p., legittimità della perquisizione.

Si segnala in particolare la sollecitazione a seguire la nuova impostazione metodologica in tema di tempi e chiusura dei procedimenti da cui consegue <<l’impossibilità di configurare ancora, come per il passato, casi di inerzia c.d incolpevole o giustificata da parte del pubblico ministero nell’assunzione delle proprie determinazioni finali in merito alle indagini esperite>>.

Molto chiaramente si esclude che possano essere giustificati ritardi dovuti a <<difficoltà organizzative o al carico di lavoro>>, ma anche <<all’elaborazione di informative o atti di polizia giudiziaria (come, in primis, la cd. informativa conclusiva) o al deposito della consulenza tecnica, o ancora alla necessità, per il pubblico ministero, di elaborare una richiesta di misura cautelare>>.

Ne discende anche la necessità <<di una tempestiva valutazione circa l’opportunità di operare stralci, prontamente definibili, in relazione a specifici settori di investigazione o a specifiche posizioni>>.

L’approccio persegue l’obiettivo della Riforma di tempi solleciti per l’espletamento delle indagini, ma suggerisce anche una valutazione puntuale ed autonoma di ciascuna iscrizione con l’effetto, auspicato, di contenere processi con una eccessiva molteplicità di imputati e assortimento di imputazioni.

Il documento sottolinea la necessità di ulteriore riflessione all’esito della concreta applicazione di un regime normativo nuovo e complesso; muove tuttavia da un confronto tra diverse realtà territoriali che, tenendo conto delle osservazioni istituzionali e prime elaborazioni dottrinali, è finalizzato a porre una base interpretativa comune.

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